La collezione della Cariverona e della Fondazione Domus raccoglie opere di artisti italiani del 900: tra gli altri Boccioni, Vedova, Chia, Arman, Fontana. La caratteristica che unisce le opere è la medesima provenienza geografica e storica. Il 900 italiano è stato un periodo ricco di movimenti, tendenze artistiche e sperimentazioni stilistiche che vengono in effetti rispecchiate pienamente in questa collezione. La libertà data dal carattere estremamente eterogeneo delle opere poteva quindi diventare un limite in quanto il contesto che le riunisse era tutto da inventare.Ci è venuta in aiuto La donna allo specchio di Cagnaccio di San Pietro, un’opera che contiene infiniti dettagli che si sono prestati a diventare i capitoli della storia che la mostra ha raccontato. Il dettaglio degli occhi ha suggerito la sezione dei ritratti; il dettaglio degli oggetti da toilette ha introdotto le nature morte; il dettaglio del gomito appoggiato sul davanzale è stato uno spunto per la sezione che raccoglieva quadri con finestre, e così via fino ad ottenere 10 sezioni. La protagonista, La donna allo specchio, finora vista in dettagli, si rivela invece nella sua integrità nell’undicesima sezione, per essere questa volta interpretata come un’attrice che si prepara per salire sul palcoscenico: l’ultima sezione allestita con monumentali bozzetti di Tamburi per i mosaici sulla storia del teatro.