In viaggio nel tempo ristrutturando un B&B

In un piccolo e antico centro come Urbino, consacrato all’Università e ai suoi studenti, poco spazio resta per accogliere, dentro le mura fuori dai classici alberghi, il viaggiatore colto che approda in questa città rinascimentale alla ricerca di bellezza.

Lontano da casa, in un’atmosfera ricca di stimoli culturali che occupano giornate intense di pellegrinaggi, un approdo, in un luogo che possa sentirsi e chiamarsi casa, è fondamentale.

 

Questo è sempre stato il nostro pensiero, vivendo questa città da autoctoni che spesso si ritrovano a conversare con amici in visita, sull’accoglienza del viaggiatore.

 

E come spesso accade, quando un pensiero ripetuto nel tempo trova la giusta strada per rendersi reale, così il nostro pensiero di un investimento nel turismo di qualità sul nostro territorio, ci ha portato ad incontrare gli illuminati proprietari di un appartamento che sfiorito dopo anni di scorribande di giovani studenti, ormai abbandonato a se stesso, cercava una nuova vita.

 

Ristrutturare spesso però spaventa, non solo per i costi ma anche per il tempo e le problematiche che possono emergere, soprattutto toccando palazzi storici come quelli del centro cittadino. Ma ristrutturare con sapienza e intelligenza e soprattutto strategia, vuol dire poter valorizzare uno spazio e al contempo minimizzarne i costi, in previsione di un investimento che porterà nuovi frutti.

 

Così da un ampio appartamento con doppi ingressi, molte finestre e soffitti di 5 m, abbiamo inizialmente ritagliato solo uno spazio di 42 mq in cui far nascere un b&b dalla personalità riconoscibile, capace di accogliere un nuovo flusso di viaggiatori in grado di appassionarsi non solo alle stratificazioni temporali della città ma anche al luogo stesso in cui rientrare la sera al tramonto per gustarsi un buon bicchiere di vino.

 

E siccome “arredare non basta, tutto comincia con il progetto: è lì che nasce il comfort, dalla luce, dal clima e dal silenzio”, come dice Francesca Magni, direttore di Casa Facile, nell’editoriale di questo mese (marzo 2019), così noi ci siamo concentrati su un progetto che potesse sfruttare al meglio lo spazio di questo mini appartamento, creando un dialogo sapido e organico tra l’alto e il basso, progettando un soppalco in ferro bianco e legno a separare la zona giorno e notte. E il dentro e il fuori, in un viaggio nel tempo a tappe, che collegasse l’Urbino di Federico da Montefeltro con l’Urbino più contemporanea.

 

Così mentre un affaccio rinascimentale sulle torri di Palazzo Ducale, il Duomo e i tetti della città antica, ha reso protagonista la grande finestra centrale che ha battezzato il b&b con il nome “Loft con vista”, all’interno è nato un progetto dal concept vintage, un richiamo e un omaggio agli anni 50’ e ’60, anni di punta del design italiano e non solo, in cui l’Urbino rinascimentale in decadimento, trovava nuova e moderna linfa vitale grazie all’architetto Giancarlo De Carlo, latore di un nuova visone funzionale, minimalista e moderna, di cui la città porta ancora il segno.

 

Dal verde salvia, alle applique a braccio di Serge Mouille, i complementi d’arredo selezionati in negozi di modernariato, si mescolano a pezzi di fattura contemporanea ma sempre con linee retrò, il tutto per accogliere le anime di quei viaggiatori che sentono il richiamo della narrazione che c’è dietro ad ogni scelta che abbiamo fatto. Una poltrona che guarda alle torri, un quadro di Federico da Montefeltro che dialoga con quelle torri e un grande specchio che “riflette” questa relazione…

 

“Meravigliosa accoglienza! Joan punto di riferimento prezioso! Appartamento con l’eleganza tipica di un design pensato e curato nei dettagli, raffinato arredamento vintage… location centrale perfetta per raggiungere i punti principali della città!” Raffaella (airbnb, gennaio 2018)

 

Il b&b oggi dà grande soddisfazione, non solo dal punto di vista economico, essendo quasi sempre prenotato (basta dare un’occhiata al calendario di airbnb), ma soprattutto ha permesso nuovi e incredibili incontri, portando viaggiatori da tutte le parti d’Italia e del mondo, con cui sono nate non solo relazioni amicali ma persino collaborazioni professionali. Questo dimostra che un luogo pensato e progettato con l’anima, non può fare altro che gettare un ponte verso anime affini.