Un calore da diffondere
Cosa rappresenta un focolare? Idealmente un simbolo di casa, intimità familiare, accoglienza.
Quello che troviamo all’interno di questa unifamiliare, al primo piano di una palazzina anni Settanta sui colli del Montefeltro, è il punto nevralgico dell’intera casa, ampiamente utilizzato dalla famiglia che vi abita. Partiamo da qui, da quel calore donato dal fuoco che espandiamo in tutto l’ambiente per dare vita a un focolare domestico intimo e avvolgente, un luogo che sia al tempo stesso vivace e moderno, ma anche caldo e confortevole per tutta la famiglia. Diamo risalto al camino impreziosendo la parete che lo incornicia con un collage di raffinate mattonelle bianche, ognuna con una diversa fantasia, dell’azienda 41zero42.
Un ampio sofà e una comoda poltrona, posti sopra un tappeto dai toni naturali, restituiscono l’idea di un ambiente accogliente, perfetto per rilassarsi e godere a pieno di quel tepore offerto dal fuoco.
Accanto, la zona pranzo è separata e definita dal differente colore delle pareti con il quale creiamo una “quinta” che delinea gli ambienti a colpo d’occhio. Un luogo conviviale, caratterizzato dal grande tavolo in legno e dalle eleganti sedie i cui colori riprendono le tinte utilizzate in tutta la casa.
L’intera zona giorno è inondata dalla luce che filtra attraverso la grande finestra posta davanti al tavolo e la portafinestra del soggiorno, mescolando il calore naturale del sole a quello familiare che arde all’interno. Un moderno lampadario decostruttivista con lamelle in plexiglass illumina il tavolo da pranzo. La sua particolare struttura, che ricorda quasi un volume esploso, fa da contrasto alle morbide forme dei tre archi che realizziamo alle spalle del soggiorno. Grazie agli inserti di colore rosa e blu creiamo un effetto prospettico che dona profondità all’ambiente con un gioco di finte ombre. In parte celata da uno spicchio di cartongesso posizionato all’interno dell’arco di sinistra, una nuova scala in legno, che sostituisce la precedente a chiocciola, porta alla mansarda utilizzata dalla famiglia come sala hobby.
L’arco centrale diviene una pratica nicchia da arredare e impreziosire, mentre un terzo unisce il salone alla cucina passando per il sottoscala, dove realizziamo una cantinetta su misura per conservare vini, molto graditi ai proprietari.
La sobria eleganza della cucina Ernestomeda è rallegrata dalle geometrie e dai colori dei piatti esposti sulla parete. All’esemplare di Hermès della proprietaria ne abbiniamo alcuni di Marimekko, Seletti e dell’azienda pesarese Ceramiche Bucci, creando una piccola ma pregiata collezione di porcellane. Optiamo per una semplice e raffinata cappa cilindrica e un tavolo in legno realizzato su misura che possa accogliere tutta la famiglia. Le due lampade a sospensione Zafferano, con diffusore in vetro soffiato, restituiscono un ambiente essenziale ed elegante oltre che pratico e funzionale.
Ci spostiamo nella zona notte dove per la camera matrimoniale scegliamo arredi sobri, dalle linee pulite. Due comodini sospesi fanno da base alle particolari lampade Kartell, che espandono luce attraverso una superficie traforata. Di fronte al letto, coordinato all’armadio, inseriamo un comodo piano in legno, utilizzabile sia come scrivania che come toeletta, con un pratico cassetto per la cancelleria o i trucchi.
Nel bagno rivestiamo le pareti di un materiale che ricorda la pietra, un richiamo alla natura che dialoga con la grande vetrata del box doccia artigianale, posizionata a filo pavimento. I due grandi specchi angolari posti sopra il lavabo donano luminosità e ampiezza, diffondendo luce e raddoppiando gli spazi.
Entrando in casa, in cima alle scale, una stella di Urbino, omaggio al territorio, dà il benvenuto brillando in un “cielo” blu e insieme al grande specchio bronzeo, utile a nascondere la centralina di tubi del calorifero, illumina l’ingresso e sembra indicare la strada, invitandoci a immergersi in quel caldo tepore che ci attende all’interno.