Nelle splendide sale di Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli, sotto il bianco dei soffitti “a volta” decorati di stucchi, c’è la biblioteca. Il salone d’ingresso è stato trasformato in una sorta di piazza interna, luogo di incontro e di passaggio in cui sfogliare il giornale, un libro o scambiare due chiacchiere. Lo spazio è fortemente segnato dalla presenza di un’antica carrozza che si presta ad introdurre il tema della lettura come viaggio. Ogni volta che si apre un libro si parte per un’ignota destinazione. Su questo tema si è sviluppato l’intero arredo del salone: il bancone-reception della biblioteca è stato disegnato reinterpretando le forme di un baule da viaggio, gli scaffali dei libri per l’infanzia sono su ruote e si dispongono come vagoni di un treno. Il Polo viene scelto la mattina dagli abitanti per leggere il giornale, il pomeriggio da liceali e universitari per studiare. Comprende 11 spazi: 5 sale di consultazione e di lettura, 2 di mediateca con accesso internet, 1 per conferenze, 3 per la conservazione di libri e documenti d’archivio. Gli ambienti sono arredati coniugando materiali di epoche e stili tra loro differenti. Gli arredi originari del fondo antico sono stati recuperati e integrati con mobili moderni di Vitra e Uniform. I gessi, calchi da sculture celebri provenienti dall’Istituto d’Arte di Cagli, sono disseminati negli spazi del Polo, nelle nicchie dei mobili, sulle pareti, tra i libri.