Come fuori, così dentro

“Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza.” Così scriveva nel 1787, nel suo Viaggio in Italia, Johann Wolfgang Goethe.

Nelle sue parole il fascino e il potere vivificante che Roma esercita sul viaggiatore. Esperienza ineguagliabile ancora oggi è giungere nella Città Eterna e vederla per la prima volta in tutta la sua maestà, vecchia e nobile signora ammantata d’antico e di bellezza, città d’arte e natura, città di contraddizioni, opulenta e decadente, immobile e metamorfica, generosa elargitrice di potenti emozioni da elaborare e custodire.

 

Il progetto che ideiamo prevede la trasformazione di un appartamento in B&B dividendolo in due aree ciascuna con ingresso indipendente. Il proposito che ci guida è mantenere intatto l’incanto del viaggiatore che giunge nella Capitale e suggerire all’interno l’atmosfera esterna. Il risultato è un monolocale con zona notte, una piccola cucina e un bagnetto, una veranda trasformata in salotto e a coronare il tutto un bel terrazzo con vista sulla città.

L’accesso è da una scala, al sommo della quale un piccolo vano conduce direttamente alla zona letto. La schermiamo con l’artificio di un paravento che si apre sui due lati e ingentilisce l’accesso definendo un minuto ingresso arredato con un mobiletto, uno svuota tasche per chiavi e piccoli oggetti. Il fronte opposto del paravento diviene la parete d’appoggio del letto, rivestita di carta da parati fiorata modello Jacqueline, si riflette nella forma rotonda dello specchio fumè collocato di fronte, come le ante scorrevoli dell’armadio sospeso, inserito nella nicchia di fronte. Dettagli di sculture dormienti, dall’antico al moderno, rivestono le pareti e ovunque elementi decorativi richiamano all’antichità classica, come quelli sul vano scala: busti, capitelli, fotografie e i dettagli dell’Apollo del Belvedere che decorano l’ingresso intonando un inno alla romanità. Non puoi certo dimenticare dove la casa sorge!

 

Il bagnetto, a parte la sorpresa di un’Afrodite pudica, e la cucina, restano dove sono, solo piccoli interventi non invasivi donano nuova freschezza. In quest’ultima, una boiserie in ceramica definisce visivamente l’angolo per un pasto veloce da consumare su un tavolino rotondo. Il tavolo più grande, arricchito con sedute Remind Pedrali dalle linee curve a rete, fresche e leggere, invece è nella veranda. Questa ospita anche il salotto, disseminato da qualche pezzo d’arredo a sua volta leggero: lampade di design e un mobiletto angolare antico fanno da contraltare alle gesta di Apollo e Dafne rappresentati dal Bernini.  Il terrazzo, che gira tutt’intorno al volume e svetta verso il cielo con un secondo terrazzino più alto, riserva un’ultima sorpresa con una proposta di verde fiorente e colorata che si compone di  siepi, gelsomini, rincospermo e bouganville. Posizionati tutt’intorno, piante e fiori salgono e scendono, creando architetture rampicanti. Un leggero pergolato dona il ristoro dell’ombra per godere nelle calde giornate di questo incantevole terrazzo a doppio livello e concretizza con poesia il sogno di un giardino che si affaccia sulla eterna bellezza della città di Roma.

 

Continua Goethe “Dovunque si vada o si stia si è sicuri d’aver davanti agli occhi un quadro vario e complesso. Palazzi e ruine, giardini e deserti, vastità ed angustia, cupole e stalle, archi di trionfo e colonne spezzate, e spesso tutte queste cose così vicine le une a le altre che si potrebbero disegnare in un solo foglio. Ma ci vorrebbero migliaia di bulini per esprimere quello che vorrebbe dire una sola penna! E poi la sera si torna a casa stanchi ed esausti per l’ammirazione e per la meraviglia…”

E noi, quella “casa” che a fine giornata lo accoglie, la progettiamo, per non rompere l’incanto “come fuori, così dentro”.